• Calcio: Mancosu,c’è chi ha paura ma dobbiamo correre rischio

    (ANSA) – ROMA, 06 MAG – “Anche tra di noi c’è chi ha più
    paura, chi non vorrebbe e chi invece freme dalla voglia di
    ripartire. Alla fine non può non prevalere il senso di
    ripartire: c’è da correre un rischio calcolato, secondo me lo
    dobbiamo correre”. Così il capitano del Lecce Marco Mancosu
    sulla possibile ripartenza del campionato di calcio di Serie A
    bloccato a 12 giornate dal termine per l’emergenza Coronavirus. “Se si ripartirà? Spero che con l’accordo dei medici si possa
    ripartire – prosegue Mancosu in un’intervista a Rai Sport – Dopo
    aver sentito l’apertura del governo oggi ho un po’ di speranza
    in più. In caso contrario andremmo incontro a un’estate di corsi
    e ricorsi e non andrebbe bene. La questione meritocratica deve
    prevalere sempre, sennò non c’è giustizia”. Il rischio è sempre
    quello di un giocatore trovato positivo dopo l’eventuale ripresa
    del campionato: “È il punto principale della discussione –
    riconosce il centrocampista sardo – Io gioco a pallone, non sono
    un medico. Non entro in analisi che non mi competono. Il mio
    pensiero è che trovino una soluzione per poter ripartire”. Proprio da oggi l’ok al rientro in allenamento anche per gli
    sport di squadra, seppur in forme individuali: “A livello di
    umore mi ha trasmesso positività – precisa il giallorosso – come
    un primo passo per il riavvicinamento alle cose normali. Sudare
    e correre, sono cose che ricorderò con tanto affetto. È come
    tornare a quando si andava a fare gli allenamenti da bambini
    prima di diventare professionisti. Paura? No, purtroppo ci
    dovremo convivere con questo virus”. (ANSA).
       


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