
La Corte costituzionale tedesca ha accolto in parte i ricorsi contro l’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce avvenuti a partire dal 2015.
Stando alla Corte, i programmi di acquisti di bond contrastano le competenze della stessa Bce. Per la prima volta nella storia della repubblica tedesca, l’organo principale della giustizia del paese afferma che le misure prese da un organo europeo “non sono coperte dalle competenze europee” e per questo “non potrebbero avere validità in Germania”. La Corte chiede alla Bce di giustificare il suo agire. “Il governo tedesco e il Bundestag, sulla base della loro responsabilità di integrazione – aggiunge – sono tenuti ad attivarsi nei confronti del PSPP”.
La Corte costituzionale tedesca dà tre mesi di tempo alla Bce, per fare chiarezza sul programma di acquisto dei bond, accogliendo parte del ricorso contro le misure attuate a partire dal 2015. Lo riporta Bloomberg.
La Bce risponde che sta valutando la sentenza della Corte Tedesca sul programma di acquisto di titoli di Stato “e si esprimerà a tempo debito”. Lo si apprende da un portavoce della Banca Centrale Europea. Intanto si apprende che è prevista una convocazione della Bce per le 18.
Rallentano con decisione le principali Borse europee dopo la decisione della Corte Costituzionale tedesca di accogliere alcuni ricorsi sull’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce a partire dal 2015. Milano riduce il rialzo allo 0,6%, Parigi all’1,15% e Francoforte all’1,1%. Minori rialzi anche per Madrid (+0,6%) e Londra (+0,9%). Giù Unicredit (-0,15%), invariata Bpm, mentre resiste Intesa (+1,3%).
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