
La Camera ha ripreso l’esame del decreto Covid, dopo i rinvii di giovedì e di ieri imposti dal governo che non aveva presentato le relazioni della Ragioneria generale dello Stato sulla copertura degli emendamenti, che peraltro sono quasi tutti di natura ordinamentale, privi cioè di costi. Questi documenti sono finalmente arrivati e la Commissione Bilancio ha potuto finalmente dare il parere sugli emendamenti, consentendo così all’Aula di riprendere l’esame degli stessi.
La Camera ha respinto, con i voti contrari della maggioranza, l’emendamento di Riccardo Magi (+Europa) anti-lockdown. L’emendamento stabiliva che anziché le misure generalizzate di chiusura il governo potesse adottare “con decreto del Ministro della salute, ulteriori misure igienico-sanitarie sulla base dei criteri del distanziamento e della protezione individuale, essendo comunque garantito l’esercizio delle libertà personale, di circolazione, di soggiorno, di riunione e di manifestazione”.
Respinti due emendamenti della Lega al decreto Covid che avrebbe fatto ripartire le celebrazioni delle Messe da subito. Gli emendamenti eliminavano semplicemente le cerimonie religiose dalle attività che possono essere sospese durante l’epidemia di coronavirus. La maggioranza si è accordata su degli emendamenti di Pd, Iv e Fi che prevedono la ripresa delle Messe previo protocollo di intesa tra lo Stato e le confessioni religiose sulle modalità delle cerimonie religiose in sicurezza.
LA DIRETTA
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