
“La sfida è ancora aperta. E l’emergenza non è finita“. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel giustificare la valutazione del governo circa la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Nel corso del suo intervento alla Camera, il ministro ha illustrato la situazione dell’Italia nell’ambito della pandemia da nuovo coronavirus, anticipando i provvedimenti allo studio del Governo, contenuti nel nuovo Dpcm.
“La sfida è ancora aperta”
Prima di parlare delle misure del Dpcm, il ministro ha fornito i dati dello scenario attuale dell’epidemia: “Il quadro segnala una mutazione di fase rispetto ai mesi passati“. Nel mondo, infatti, i contagi nel mondo hanno superato i 35 milioni e i decessi il milione. In Europa, invece, “la Spagna è il Paese Ue con la maggiore difficoltà in questo momento” ma, in generale, “siamo a un cambio di fase, c’è una fase di peggioramento oggettivo”. In questo scenario, l’Italia è il Paese che “sta meglio rispetto agli alti“. Ma, avvisa Speranza; “non dobbiamo farci alcuna illusione. Sarebbe sbagliato immaginare solo sulla base di questi numeri di esserne fuori”. Infatti, da ormai 9 settimane la tendenza dei contagi in Italia è in crescita. Inoltre, rispetto alla pandemia della scorsa primavera, circoscritta ad alcune zone territoriali, “oggi non c’è più una dinamica di territorialità“, perché i contagi sono diffusi in tutta la Penisola. In questo momento, però, “l’Italia ha un piccolo vantaggio rispetto agli altri Paesi e questo non può essere sprecato“.
Ma i risultati non sono acquisiti per sempre: “La sfida è aperta e bisogna continuare sulla linea della prudenza“, afferma Speranza, confermando che il governo sta valutando la continuazione dello stato di emergenza fino al 31 gennaio, perché “l’emergenza non è finita“. Inoltre, spiega il ministro, c’è un’altra novità relativa a questa “seconda ondata”: l’età mediana dei contagiati sta cambiando. A marzo e aprile, infatti, l’età mediana delle persone affette da Covid-19 ha sfiorato i 70 anni, mentre oggi è scesa a 41 anni. Ma si registra “una tendenza che non può farci stare tranquilli, perché ad agosto l’eta mediana era 31 anni“. Per questo è necessario prestare ancora attenzione alle persone più fragili, dato che i contagi principali sono stati registrati all’interno della famiglia.
Le 3 regole del Dpcm
Nel prossimo Dpcm, ha annunciato Speranza, verrà mantenuta la linea della prudenza. Per questo verranno confermate e rafforzate le misure essenziali, che fino a qui hanno aiutato al contenimento della diffusione del nuovo coronavirus. Il Governo, spiega Speranza, vuole dare un “segnale al Paese di primo rafforzamento delle misure, in sintonia con la tendenza epidemiologica di risalita dei casi”.
Nel Dopm verranno confermate le 3 regole fondamentali seguito fino ad ora: “utilizzo corretto mascherine, distanziamento di almeno un metro con divieto di assembramento e norme igieniche. “Le mascherine sono strumento essenziale per contrastare la diffusione del Covid- ha spiegato Speranza- Per questo, valutiamo l’estensione dell’obbligo di mascherine all’aperto. Dobbiamo fare uno sforzo in più, quando si rischia di incontrare persone non conviventi sono necessarie le mascherine”.
“Su queste 3 regole essenziali è costruito Dpcm che approveremo nella giornata di domani”, ha annunciato il ministro della Salute. Si tratta di regole su cui “c’è la condivisione di tutta la comunità scientifica internazionale”.
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