• Tennis: Djokovic, quella volta che giocai in Davis ubriaco

    (ANSA) – ROMA, 06 MAG – “Quella volta che giocai in Coppa
    Davis ubriaco, e non vedevo bene la pallina..”. Se a raccontarlo
    e’ Novak Djokovic, numero 1 al mondo del tennis, l’aneddoto e’
    ancora piu’ gustoso. Il serbo ha rivelato alcuni segreti della
    sua carriera in una diretta Instagram con Maria Saharapova, in
    cui l’ex tennista russa ha rivelato anche il segreto di una
    serata romantica tra i due. “Era un doppio misto di esibizione –
    ha raccontato Sharapova – tu eri ancora molto giovane non so se
    avessi ancora vinto un torneo o meno. Giocavamo uno contro
    l’altro e tu mi avevi detto che se avessi perso sarei dovuto
    venire a cena con te. E così è successo! Siamo andati a un
    ristorante giapponese, tu hai pure estratto una macchina
    fotografica compatta e hai chiesto al cameriere di farci una
    foto ricordo”.
        Poi Djokovic ha raccontato l’episodio della sbronza. “”Era la
    Coppa Davis, in Svezia, appena dopo aver vinto il mio primo
    Wimbledon”, dunque nel 2011. “Non dovevo giocare quel weekend,
    dopo il venerdì eravamo avanti 2-0 così la sera ho festeggiato.
        Poi il sabato mi sono ritrovato in campo… Mettiamola così, la
    mia visione della palla non è stata ottimale in quel match…”. Djokovic ha parlato della sua dieta (“sono uno che tende a
    non aumentare mai di peso, se mai ho il problema opposto. Cosa
    mangio se voglio trasgredire? Radice di dente di leone ricoperto
    di sciroppo alla pesca..Oppure un gelato o la torta di mia
    madre”) e della meditazione. “Ho sempre cercato di applicare un
    approccio olistico alla mia vita e al tennis. Tutto quello che
    facciamo prima di andare in campo penso abbia un peso enorme in
    ciò che facciamo giocando a tennis”. Infine, un gioco: quali
    superpoteri vorresti avere? “Io il teletrasporto e poter volare
    per vedere il mondo dall’alto”, la risposta di Djokovic. “Io
    poter essere invisibile per confondermi tra la folla”, quella di
    Sharapova (ANSA).
       


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